I datori di lavoro statunitensi hanno aggiunto 177.000 posti di lavoro ad aprile, in calo rispetto ai 185.000 di marzo ma battendo le stime degli economisti di 135.000, secondo il Dipartimento del Lavoro. Il tasso di disoccupazione si è mantenuto al 4,2%, mostrando una certa resistenza nonostante i dazi di Trump. I trasporti e i magazzini hanno aggiunto 29.000 posti di lavoro, l'assistenza sanitaria 51.000, i ristoranti 17.000, mentre l'industria manifatturiera ha perso 1.000 posti. L'economista Christopher Rupkey ha elogiato la tenuta delle imprese in mezzo alle "nubi di tempesta" tariffarie, ma ha messo in guardia dai rischi di rallentamento nel 2025. I dazi sulla Cina del 145% e le politiche erratiche di Trump alimentano i timori di recessione, con effetti ritardati. Le forti assunzioni offrono un sollievo a breve termine, ma le perturbazioni commerciali potrebbero presto mettere in discussione l'occupazione e la crescita, mettendo alla prova la durata dell'economia.